U.C.A.M. GENOVA 1930 APS
…. la nostra storia...in breve ……. (riferimenti dal libro "I primi sessant'anni dell'Ucam" di Tito Tuvo)
FONDAZIONE: …. era il 1930 e un gruppo di amici frequentavano quotidianamente il bar detto della "Nina" in via Vittorio Veneto (oggi via Merano). Chiaccheravano sotto il pergolato, sentendo sferragliare i tramways nella strada polverosa d'estate. Le automobili e gli autocarri allora erano pochi, ma quando transitavano sollevavano nubi di fitta polvere, minuta, finissima, che penetrava dappertutto e solo al mattino si stava più tranquilli perché passava "o cáro da bagnetta" cioè un carro botte appartenente al municipio, trainato da un cavallo, il quale, regolarmente, tutti i giorni d'estate, verso le 9, percorreva avanti e indietro tutto il percorso dell'ampia strada e cioè da "ciazza di gattin" sino al deposito dei tramways ed innaffiava abbondantemente lo stradone........... i dirigenti della F.I.E. chiesero quale denominazione avrebbero scelto ed al sentir dire che loro l'avevano battezzata, in linea di massima "Unione Celibi Amici Spensierati" oppure "Amici della Montagna Spensierati" chi ascoltava scosse la testa e disse che ciò non era possibile, bisognava modificare, cambiare, mutare e fu allora, con l'ausilio di tutti, che venne deciso, ed accettato, di chiamare la nuova società "UNIONE CAMMINATORI AMICI DELLA MONTAGNA". E con grande soddisfazione i soci fondatori ritornarono a Sestri Ponente, ben decisi ad affrontare i nuovi problemi che ormai stavano innanzi e che a tutti i costi bisognava risolvere. Così, finalmente, il 28 ottobre 1930, nacque ufficialmente l'U.C.A.M., con fine sociale lo sviluppo dell'escursionismo. Dopo aver cambiato alcune sedi dal 1934 al 1958 la sede fu in via Confalonieri n°9 a Sestri Ponente. La sezione "marciatori" fu creata nel luglio del 1934 e con alterne vicende impreziosite da molti titoli liguri e dal campionato italiano a pattuglie nel 1954, la marcia è stata tra le nostre attività fino all'inizio degli anni '90. Parliamo in montagna con vittoria per il miglior tempo fino agli anni '50; poi si passò alla più umana marcia di regolarità in montagna promossa dalla F.I.E. …………………………….. NUOVA SEDE: nel 1958, grazie alla grande caparbietà e determinazione gli allora soci, con sacrifici monetari e materiali, riuscirono a coronare il sogno di acquistare la sede attuale, vero gioiello immobiliare adeguato ad accogliere tutti gli associati per le attività di base indirizzate alla convivialità specie dei soci più anziani. Tale struttura è stata fondamentale negli anni '70 e '80, dopo un periodo di crisi associativo, , rappresentando un punto d’incontro anche organizzativo che ha permesso il riprendere appieno le attività in loco e creare le premesse per nuove mire dell’associazione. CAMPEGGIO e UCAM-MARE: nel 1972 si è vista la creazione della nuova sezione Campeggio e l’inizio dei lavori che hanno portato alla costruzione del Campeggio U.C.A.M. in località Arrestra a Varazze (SV). Sotto il campeggio, prospicente la attuale Passeggiata Europa, nel 1973 iniziarono anche i lavori che avrebbero portato all'allestimento di una nuova struttura allora battezzata Ucam-Mare, ora diventata Ucam-Mare-Pesca a seguito di travagliate vicende per la destinazione d’uso, mutata nel tempo, con il competente Comune di Varazze. RIFUGIO U.C.A.M.: nel finire del 1980 , sulla spinta di soci praticanti lo sci alpino , grazie alla sola sottoscrizione dei soci ed al lavoro volontario prestato dagli stessi, si è realizzato prima l’acquisto di un rudere e poi la sua ristrutturazione per arrivare ad avere un vero rifugio alpino in Frabosa Nuova in località San Bartolomeo, a 1050 m. s.l.m. La struttura è stato inaugurata dopo ben 4 anni di fatiche il 21 luglio 1985 con piena soddisfazione anche per il possibile utilizzo estivo. Da ricordare che già dai primi anni '50 sino alla fine degli anni '80 l’U.C.A.M. aveva avuto un'intensa attività sciistica con organizzazione di pullmann e settimane bianche. Purtroppo tali attività nell’ambito regionale ligure è di molto scemata per cause sociali, meteoreologiche e legislative che di fatto ha causato una rilevante perdita d’interesse nello sci come attività sportiva sia agonistica che amatoriale. CICLISMO: dalla seconda metà degli anni 90 si è formata anche una sezione ciclismo che di fatto ha contribuito ad allargare i nostri orizzonti e scopi associativi. Nel giro di pochi anni il gruppo si è allargato raggiungendo anche quasi una cinquantina di associati partecipanti.