Marta Vincenzi
E' bello pensare a una città che ti accoglie in aeroporto con un punto informazioni dove ricevi l'elenco degli alberghi, il solito materiale turistico e prima di prendere un taxi per raggiungere il centro, in cinque minuti ti registri al sistema wi-fi cittadino (o magari ci entri direttamente perché hai già la password della tua città che fa parte dello stesso circuito) entri sul web e comodamente seduto su una panchina ti programmi la giornata turistica o di lavoro.
E' bello pensare che proprio la “porta” cittadina per eccellenza, quella che apre al mondo ma ci porta il mondo in casa, dia la misura della modernità, della tecnologia, dell'annullamento delle distanze – con la semplicità che i tempi permettono - non solo tra i luoghi ma anche fra le persone.
Abbiamo lavorato a lungo sul progetto Free Wi-Fi Genova, e le difficoltà non sono mancate.
Ma questo primo passo (17 luoghi cittadini in cui è possibile collegarsi gratuitamente per due ore a Internet secondo le regole stabilite da “Free Italia Wi-Fi” a cui abbiamo aderito), ci proietta verso un futuro che potrebbe avvicinarsi molto rapidamente con sorprese non immaginabili vista la rapidità con cui avanzano e si sviluppano le telecomunicazioni.
Intanto bisogna precisare che questo è un servizio diretto ai residenti: ai cittadini, agli studenti, ai giovani. Ma non si può negare che è anche un primo mattone per fare marketing territoriale nella misura in cui la "richiesta di connettività avanzata", la ricerca, per dire, di un hotel che disponga e offra una connessione wifi in camera fa sempre più parte delle abitudini della gente che si sposta per lavoro o per diletto e finisce per "leggere" una città anche dai servizi tecnologicamente avanzati che sa offrire. La realtà ci parla di sei biblioteche civiche coperte oltre a cinque piazze e un piazzale, una strada e un parco, tre strutture come l'aeroporto (dal terminal arrivi, dove c'è il punto informazioni), la Loggia di Banchi e l'Informagiovani-Comuneinforma. Non è una partenza da poco. Altre location sono state individuate o sono allo studio.
Cercheremo di coinvolgere i privati nella nostra Rete libera, soprattutto gli operatori turistici e dell'accoglienza per allargare sempre più e sempre meglio questa rete di hot spot in modo che possa così raggiungere sempre più luoghi in città.
Nei nostri sogni ci sono addirittura partner che accettino di aiutarci a far diventare le persone l'elemento portante dell'arredo urbano come avviene in città come New York, dove in alcune zone ci sono tavoli coperti con ombrelloni in cui la gente si siede, apre il portatile e naviga, studia, conversa via Skype con la cuffietta in testa: non occorrono tanti soldi, occorre la voglia di far sistema tra pubblico e privato.
Sogni. Realizziamoli però!
Per ora accontentiamoci di dire che siamo appena entrati in una “giovane federazione” in continua crescita, formata dalla Regione Sardegna, 10 Province (Cosenza, Gorizia, Grosseto, Pesaro, Pistoia, Potenza, Prato, Roma, Trapani, Urbino e 6 Comuni (oltre a noi Bra, Montevago, Torino, Tortorici e Venezia) che conta 200 mila cittadini iscritti. Cercheremo tutti insieme di migliorare le prestazioni, di allargare il servizio, di fare sempre meglio.
Intanto, buona navigazione.
Genova, 5 settembre 2011
da:www.comune.genova.it
http://www.comune.genova.it/articoli/benvenuto-free-wifi-genova-un-punto-di-partenza
Tutte le “wi-fi zone” e le loro antenne
Quali sono le “piazze” telematiche in cui chiunque potrà collegarsi gratis per due ore al giorno a internet e con quali caratteristiche tecniche? L'elenco è presto fatto:
Biblioteche civiche:
Brocchi
De Amicis
Lercari
Podestà
Biblioteca Berio - L'unica in cui si pagano 5 euro l'anno, ma la navigazione è illimitata
Campanella
“Piazze” esterne
Piazza Acquaverde – Stazione Fs Principe
Piazza De Ferrari
Piazza Matteotti
Piazza Montano – Stazione Fs Sampierdarena
Piazza Verdi – Stazione Fs Brignole
Piazzale Kennedy – Palazzina Q8
Villa Croce - parco
Via Sestri
Altri Luoghi
Informagiovani / Comuneinforma
Loggia dei Banchi – Interno
Aeroporto Cristoforo Colombo – Arrivi
Direzione Sistemi Informativi e Città Digitale – Apparato per test
Ma il progetto non finisce qui. I tecnici stanno già lavorando per allargare la rete e stanno operando in un primo “blocco” di 6 nuove destinazioni dove la free wi-fi sarà gradualmete attivata, e in un secondo che è sotto osservazione per una terza “ondata” di installazioni (fondi e sponsorizzazioni permettendo). Eccoli elencati sotto. A questo progetto completato, 34 saranno le aree, interne ed esterne, con internet libero (escludendo l'iniziativa privata, ovvero le adesioni “esterne” di locali commerciali, alberghi e i possibili partneriati che si potranno sviluppare). Nel circuito di città di cui Genova fa parte (Free Italia Wi Fi) negli ultimi tre anni sono stati installati 1.050 hot spot, di cui 600 solo a Roma. Secondo il progetto di sviluppo del Comune di Genova, la stima è di arrivare a 50 entro quest'anno e a 100 entro il prossimo.
In via di attivazione
Biblioteca Bruschi
Biblioteca Cervetto
Biblioteca Firpo
Por Acquedotto Storico
Spianata Castelletto
Via San Lorenzo
In via di valutazione
Museo delle Culture del Mondo – Castello d'Albertis
Museo di Arti Orientali
Museo di Sant'Agostino
Museo del Risorgimento
Parco dell'Acquasola
Parco Giovanni Paolo II
Parchi di Nervi
Por Maddalena
Por Molassana
Per quanto riguarda la “portata” del segnale, ovvero la velocità di connessione, bisogna dire subito che diverse sono le variabili che lo determinano. L'antenna innanzitutto. Ne vengono installate di due tipi: una è omnidirezionale, ovvero irradia il segnale a onde circolari come quelle che si formano nel classico lago in cui si tira una pietra. L'altra invece è settoriale, cioè – per capirci - funziona come un classico faro marino: più si stringe l'angolo più la luce (il segnale) si concentra su una “pista” che si allunga. Più sottile è la pista, più lontano arriva il segnale. Ecco, è giocando sull'uso misto di questi due tipi di antenna che i tecnici hanno “coperto” le varie free-aree, cercando di garantire un segnale omogeneo: ogni area può essere coperta da uno o più impianti con antenna. In piazza De Ferrari, ad esempio, di hot spot ce ne sono tre. E' ovvio che chi si troverà vicino a un'antenna avrà più segnale e viaggerà più spedito: altrettanto ovvio che se molti utenti si troveranno contemporaneamente sotto l'antenna si divideranno il segnale in uscita, viaggeranno tutti più lenti e chi sarà più lontano sarà penalizzato. L'ideale sarebbe essere sparsi omogeneamente nell'area coperta, sia essa al chiuso o all'aperto, per dividere equamente la banda disponibile.
In conclusione, la velocità di connessione varia dal tipo di antenna alla quale ci si aggancia (omnidirezionale o settoriale), ma anche dal tipo di apparato che c'è sotto, ovvero il dispositivo che sta alla base dell'impianto e fornisce il servizio. Ma fino a quale distanza si percepisce il segnale? Tenendo conto di quanto si è detto, si può dire che in linea di massima il raggio arriva a circa 50-300 metri. Ovviamente con potenza variabile e possibili, anzi inevitabili, “buchi” - come a questo punto è facilmente comprensibile anche a un non esperto - qua e là.
Genova, 5 settembre 2011
Pubblicato in: Città Sostenibile, Smart City, Ambiente Sviluppo e Marketing territoriale Altri servizi al cittadino Città Digitale
da: http://www.comune.genova.it/articoli/tutte-le-ldquowi-fi-zonerdquo-e-le-loro-antenne
http://www.comune.genova.it/node/6955