Il Sindaco Marta Vincenzi apre con il suo intervento la seduta del Consiglio Comunale del 14 ottobre 2010. All’ordine del giorno la situazione del Ponente, di Sestri in particolare, in seguito ai violenti eventi atmosferici del 4 ottobre.
Gli ultimi gravi precedenti risalgono agli anni ’92-93, in seguito ai quali, come illustrato dal Sindaco, sono stati fatti significativi interventi di messa in sicurezza per tutti i principali corsi d’acqua della zona di Ponente, per un ammontare complessivo di centinaia di milioni di euro.
L’imprevedibilità di simili fenomeni tuttavia non ha permesso la totale prevenzione, come dimostrato dai tragici avvenimenti occorsi di recente. Il Molinassi non era infatti tra i corsi d’acqua considerati a rischio in seguito ai fatti del ’92-’93; l’attenzione dei lavori si era concentrata piuttosto sul Chiaravagna, il Polcevera e il Leiro, solo per citare alcune delle numerosissime opere portate a compimento in questi anni. Ad aggravare il quadro è stata la situazione geo-morfologica delle colline sovrastanti il corso d’acqua che sono franate in diversi punti, diventando una delle principali cause dell’inondazione del rivo. Il Sindaco ha quindi sottolineato l’esigenza di rivalutare tutte le priorità e le principali problematiche idrogeologiche, al fine di prevenire futuri fenomeni. La situazione complessiva dei rivi minori va analizzata con particolare tempestività.
L’analisi è poi passata concretamente ai fatti del 4 ottobre, dove a detta del Sindaco, “si è riscontrata una mancanza di coordinamento tra i soggetti monitoranti e le unità di emergenza. A tal fine il Comune, in collaborazione con la Protezione Civile Nazionale, sta individuando una figura unica che debba essere in grado di valutare, tramite le opportune apparecchiature tecniche già installate, il grado di pericolo dei fenomeni in corso per trasmetterli alle unità di crisi municipali”.
La conclusione del Sindaco è stata dedicata a un bilancio complessivo della situazione di Sestri: “Gli sfollati ad oggi sono 51, di cui 37 sono a carico del Comune. I lavori sono andati avanti fino a raggiungere l’incredibile cifra di 13000 tonnellate di fango e materiale residuo rimosso. Tutte le scuole sono state riaperte e la condizione generale sta rientrando verso la normalità”. La partita importante adesso verrà giocata sui fondi da stanziare per i lavori di ripristino e riparazione, dove “la spesa preventiva certificata dalla Protezione Civile Nazionale ammonta a 180 milioni di euro, dei quali il Governo al momento si è detto disposto a coprirne soltanto 10”. Il Sindaco Vincenzi nel sottolineare “l’assoluta inadeguatezza delle posizioni statali”, si è poi dichiarata favorevole alla riduzione della pressione fiscale sulla zona, dell’IVA e dell’ IRPEF in particolare, invitando il governo a fare lo stesso. L’augurio finale è stato rivolto a entrambe le forze politiche al fine di assumere posizioni ufficiali condivise.
Mauro Giuffrè