Anche quest’anno va in scena a Villa Bombrini (Cornigliano) l’appuntamento estivo con il Festival dell’ARCI di Genova e dei suoi circoli.
Pop – Sagra Urbana è una festa popolare che unisce la qualità del cartellone musicale a quella degli ingredienti della sua cucina. Musica e piatti per tutti i gusti: dalla musica d’autore al Reggae, passando per il Folk, l’hip hop e i ritmi balcanici, dalle grigliate allo gnocco fritto con i salumi, dai dolcini arabi ai piatti vegetariani. Tutto a prezzi popolari, come in una sagra urbana, tra convivialità e banchetti. E tutto cibo “giusto”: a km0 (tra i prodotti proposti la carne della Cooperativa di Capenardo e le birre artigianali di Maltus Faber), biologico, prodotto nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Perché la qualità deve essere per tutti. Pop-Sagra Urbana fa parte di ARCI Fest, la rete regionale dei festival ARCI in Liguria.
ingresso gratuito
apertura ristoro ore 19.00
inizio concerti ore 20.30
via Muratori 5 Cornigliano
Venerdi 24 in collaborazione con Groove Yard in scena la presentazione del disco di LELI – VENGO A 100 nell’ edizione hip hop di CUBA meets GIAMAICA.Super ospite d’ eccezione ESA insieme a tanti amici della scena rap ed hip hop ligure Una serata in cui si mescolano la dancehall “genovamaicana” di Groove Yard e Rankin Fabio, il rap cubano di Leli, lo stile di Esa e l’ hip hop underground genovese.
Sabato 25 Lou Dalfin Come gli antichi trovatori erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture Europee, i Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo. I Lou Dalfin sono più che un semplice gruppo musicale nella parte Occitana del Piemonte: la band di Sergio Berardo è diventato un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra.Ad aprire la serata i Lhi Balòs che propongono una musica occitana “remiscelata”, raggruppando diversi generi: folk, ska, reggae, gypsy… Pezzi di loro produzione ma anche pezzi tradizionali rivisitati, per una serata di vera festa in cui si viene trasportati dalla voglia di muoversi e ballare. Balòs: colui che fa zingarate, rievocando il metodo Antani di “amici miei”. Insomma: “gente religiosa, moderata, astemia”. Parole d’ordine? “Mente aperta e marasma controllato!’