Come ogni anno l'Associazione dei Lucani a Genova propone un ricco programma di eventi in occasione della festa per celebrare la "Madonna d'Anglona". La manifestazione si svolgerà dal 24 maggio al 2 giugno nell'ex campo sportivo Gruppo Sportivo Cornigliano.
Tutte le sere dalle ore 20,00 sarà disponibile il SERVIZIO RISTORAZIONE Degustazione di menù alla brace e piatti tipici LUCANI e “BALLO LISCIO PER TUTTI”.
PROGRAMMA DEI FESTAGGIAMENTI
“MADONNA D’ANGLONA 2013”
24-05-13 VEN. ore 21 Serata musicale con l’orchestra “CARMEN”
25-05-13 SAB. ore 21 Serata musicale con l’orchestra “I MOKAMBO”
26-05-13 DOM. ore 19 Esibizione “ G. S. D. CORNIGLIANO”
26-05-13 DOM. ore 21 Serata musicale con “ CRISTIAN D M K”
27 - 28 - 29 LUN. MAR. MER. “ Riposo”
30-05-13 GIO. ore 21 Serata musicale con l’orchestra “ACOUSTIC FREEDOM”
31-05-13 VEN. ore 21 Serata musicale con “ FRANCESCO VINO”
01-06-13 SAB .ore 19 Esibizione “LT’S Dance Cornigliano”
01-06-13 SAB .ore 21 Serata musicale con il gruppo “ANTICO RIONE”
02-06-12 DOMENICA
“ 10,30 Saluti alle personalità lucane e liguri
“ 12,00 Rinfresco ai presenti
“ 18,00 Celebrazione S. Messa parrocchia di S. GIACOMO
“ 18,45 Inizio processione con la partecipazione del gruppo storico “Sestrese”
“ 20,30 Conclusione cerimonia
“ 21.00 Serata musicale con “I MOKAMBO”
ESTRAZIONE LOTTERIA Domenica 02-06-13 Ore 23,00
Premi:
1°Televisore a LED 32’
2°Macchina fotografica Digitale
3° Cornice Digitale
4° Lettore MP3 MP4 2 GB
5°Telefono cordless
L’ASSOCIAZIONE DEI LUCANI PRESENTA OPERE DEL PITTORE Giuseppe CELANO
Per informazioni:
ASSOCIAZIONE DEI LUCANI A GENOVA
Via M. Minghetti n°55r Cap 16152 C.F.95057030108
tel/fax 010 8693367
e-mail:ass.deilucaniagenova@fastwebnet.it (fax eletr. 0108693380)
LA MADONNA DI ANGLONA E IL MIRACOLO DELLA PIOGGIA NELL’OTTOCENTO
di Mario Bruno
La processione
Negli anni 1806 – 1808, periodo di occupazione militare francese e di primo brigantaggio, fu impedito ai devoti di visitare il santuario di Anglona.
Abbandonata dai fedeli, la zona fu data al pascolo delle greggi dei pastori, i quali nel periodo invernale rinchiudevano gli animali addirittura nella chiesa, sporcandola con il loro letamaio e con il deprecabile corollario di pulci, cimici, pidocchi e zecche. All’esterno, per diversi anni, il territorio fu infestato da bruchi che distrussero ogni raccolto.
La grande siccità, durata forse due o tre anni, ridusse la popolazione dell’intera diocesi e dei paesi viciniori alle condizioni più misere.
La Madonna di Anglona, ispirò il cuore degli abitanti di Tursi, Colobraro, Montalbano Jonico, Pisticci, Nova Siri, Valsinni, Rotondella e di altri paesi del Pollino e della Calabria, molti dei quali si recarono presso il Santuario per ripulire il luogo di culto e ridonargli l’antico splendore.
Mons. Salvatore Vecchione indisse allora un grande pellegrinaggio diocesano per propiziare la pioggia con l’intercessione della Vergine Maria Regina di Anglona, poiché dopo quasi un triennio tutti erano disperati, stremati, e alla fame.
Era il 14 aprile 1814, un' affollatissima processione si snodò per il tratturo della via Erculea. Si narra che anche gli animali si fermassero al passaggio della statua della Madonna in segno di invocazione della grazia.
Quando il corteo dei pellegrini giunse a in prossimità del paese, a Santiquaranta, accolto dal Vescovo con tutto il clero diocesano, ecco che si verificò quello che a tutti apparve un vero miracolo: la pioggia abbondante venne giù dal cielo.
Il manto della Madonna si inzuppò fradicio di acqua mentre la folla si disperdeva bagnata e contenta, per trovare riparo nelle case dei tursitani che li rifocillarono con il poco che possedevano.
La pioggia smise solo dopo alcuni giorni. Il seminato nei campi ritrovò la naturale crescita e gli alberi si riempirono di germogli e ritornarono a fiorire.
Nel mese di luglio dello stesso anno il raccolto di grano fu abbondante e di ottima qualità; venne conservato anche nei contenitori e nelle botti dove abitualmente si pigiava l’uva.
Alla festa della Madonna del successivo settembre, una moltitudine di fedeli accorse portando ricchi doni, ma soprattutto avendo accresciuto nei loro cuori una radicata fede dal sapore antico e sempre attuale.
La stessa fede che ancora oggi viene tramandata.
Notizie tratte dal Nigro e da manoscritti conservati nella Curia, oltre che dalla viva voce tramandata di (anziani) nipoti dei protagonisti vissuti a quei tempi.
Da costoro Mario Bruno ha elaborato il canto, dopo aver anche ascoltato personalmente parole, ritmo e armonia dai devoti che nel corso del tempo, fino agli anni quaranta del Novecento, hanno frequentato l’appuntamento della festa della Madonna di Anglona, in particolare quelli provenienti dai paesi dall’entroterra del Raparo-Pollino, e che anche nelle veglie di notte continuavano a cantarlo.
Fonte articolo e immagine: www.lafenice-mt.it/rivista-2-12/sommario.html