Con l'intitolazione dell'area cittadina sita presso i giardini sottostanti la linea ferroviaria in prossimità della Via alle Vecchie Fornaci si concludono gli eventi dedicati alla commemorazione dell'opera dell'attore e regista Sandro Bobbio nella ricorrenza del decennale della sua scomparsa.
La cerimonia di apposizione della targa si terrà martedì 13 marzo alle ore alle ore 12.00 nell'area su indicata.
Prosegue, invece, fino a sabato 17 marzo la Mostra di manifesti e fotografie in esposizione presso il salone di Palazzo Fieschi in Via Sestri, 34

Sandro Bobbio
Attore-regista sestrese molto conosciuto in tutti i teatri italiani e anche all’estero.
Era nato a Cornigliano il primo novembre 1921 ed aveva iniziato sin da bambino a calcare il palcoscenico interpretando piccoli ruoli. Nel 1938 aveva fondato il Teatro Sperimentale “Luigi Pirandello” nei locali parrocchiali di Salita Campasso di San Nicola assieme a Carlo Re e aveva avuto come allievi Alessandro Sperlì e Alberto Lupo.
Assunto come elettrotecnico nello stabilimento San Giorgio di Sestri, dopo la chiusura del teatrino aveva fondato un nuovo gruppo, sempre intitolato a Pirandello (dal quale poi sarebbe sorto il Teatro Stabile di Genova), che agì per tutto il periodo bellico in piazza Tommaseo.
Nel 1946, assieme al fratello Arnaldo ed altri famosi artisti, fondò la S.A.D.A. (Società Amici Dell’Arte), con sede nel teatro del dopolavoro San Giorgio in via Giotto, che diventò ben presto una delle più importanti compagnie teatrali italiane vincendo per otto volte il primo premio al Festival Nazionale dei Gruppi d’Arte Drammatica di Pesaro.
Dal 1956 fino al 2000 Bobbio ha recitato in centinaia di lavori a teatro, alla televisione e per il cinema; ha diretto spettacoli in tutto il mondo tanto da guadagnarsi la citazione nell’Enciclopedia dello Spettacolo.
Nel 1951 si era sposato con l’attrice Divigna Negro e dalla loro unione erano nati due figli: Amedea e Roberto. Nel 2002 con la sua scomparsa, Sestri, Genova e soprattutto il mondo del teatro perdono una delle loro figure più genuinamente appassionate, che ha speso un’intera vita per l’arte drammatica.

 

 

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