La mostra descritta con le parole dell'autore...
Oggi pensiamo di conoscere quanto è accaduto, ma non ne cogliamo il significato profondo: purtroppo, spesso è un sapere che si dimentica.
Oggi se visiti Auschwitz - Birkenau il silenzio, quasi solido, ti rimane addosso; quando vedi con i tuoi occhi quei luoghi, tutte le storie che hai letto le senti risuonare nelle orecchie e nell’anima.
C’è silenzio ad Auschwitz – Birkenau, è il silenzio assordante di oltre un milione di persone che vi hanno perso la vita tra le peggiori sofferenze inflitte dai nazisti con sadico calcolo, perché Birkenau è stato lucidamente progettato e costruito per dare sofferenza e morte senza alcuna pietà.
Oggi rimane l'esigenza della Memoria.
Non dimenticare è una scelta morale, che si è fatta necessaria davanti alla continua ricerca di minimizzare o peggio negare quegli eventi.
Oggi non ricordare e addirittura negare Auschwitz riapre le porte alla possibilità che tutto ciò si ripeta.
Con questa mostra voglio far fare al visitatore un viaggio, accompagnandolo a ripercorrere la marcia del deportato all’interno del campo, cercando di trasmettere, attraverso le immagini, le emozioni e il silenzio.
La mostra si compone di 42 fotografie che ho scattato e curato personalmente con questo intento.
Il percorso si conclude con le tracce lasciate da alcuni visitatori (un manufatto di una scolaresca, un mazzo di fiori sul binario) e con immagini esterne: le ombre dei reticolati del campo, il monumento ad Auschwitz di Marcello Mascherini (Risiera di San Sabba a Trieste), con le mani tese verso la luce, nella speranza che la memoria di tutto ciò che è avvenuto sia mantenuto e si conservi nel cuore di ciascuno.
Inaugurazione lunedì 6 febbraio alle ore 17.30