Nasce ufficialmente Prossima Fermata Genova, il nuovo progetto di Città Digitale che si propone di portare in rete tutti i nove municipi che compongono il frastagliato arcipelago cittadino.
“Un grande arcipelago su cui Genova ha costruito la propria forza, unicità e particolarità. Diventati territorio metropolitano, i nove municipi hanno continuato a mantenere la propria identità territoriale e una particolare connotazione storico e sociale. Che li rende unici, irripetibili.
Un’occasione per queste diverse parti dello stesso territorio di offrire, mostrare e perpetuare la propria identità, la propria storia, le proprie tradizioni. Ogni strada, ogni fatto, ogni racconto un tassello, una tessera. Dall’alto, un mosaico enorme e bellissimo, chiamato Genova.”
Una “città lunga” che vuole lanciare un nuovo, aperto e “lungo discorso”. Si parte con il Medio Ponente. Su queste pagine, da oggi, potrete assaporare regolarmente la vita di Sestri, Cornigliano e dintorni. Il Municipio VI è, infatti, stato prescelto per inaugurare questa avventura. Un’avventura che non ha comparse o comprimari, ma solo attori protagonisti. Questo nuovo strumento serve certamente per rilanciare una logica di valorizzazione del territorio sia dal punto di vista turistico-culturale che da quello sociale, ma si rivolge in prima istanza agli stessi cittadini per coinvolgerli attivamente nella costruzione di un’identità locale attraverso contributi, proposte, materiali, discussioni, scambi. Insomma, la nascita di una nuova comunità sul web per favorire gli incontri e i confronti nella vita reale.
Ci auguriamo che il sito possa diventare, realmente e telematicamente, il luogo della tradizione e dell’innovazione, del radicamento e del cambiamento culturale, delle piccole cose e delle iniziative di rilievo a forte richiamo esterno. Per questo motivo, si propone fin dall’origine una connotazione fortemente dinamica e volta alla partecipazione attiva di tutti i cittadini, dando finalmente adeguata visibilità a una delle risorse più diffuse in città: l’associazionismo. Non esattamente un’esperienza di giornalismo partecipativo ma qualcosa che gli ci si avvicina, dando la possibilità realmente “diffusa” di farsi portavoce di quello che succede in tutti gli anfratti della Superba.
Un terreno ampliamente inesplorato, in cui avventurarsi senza troppi timori e con la decisione e l’entusiasmo di chi si appresta a vivere una nuova esperienza. Una doppia palestra, per i cittadini che per la prima volta potranno provare a cimentarsi in un progetto di tal fatta, e per l’amministrazione che in questo modo prosegue il suo cammino di avvicinamento alla gente in un progressivo processo verso la trasparenza.
Affinché tutto ciò possa raggiungere il successo sperato, è necessario un piccolo ma rivoluzionario cambiamento di mentalità che, siamo certi, le funzionalità più prettamente partecipative e in ottica web 2.0 potranno senza dubbio favorire. Anche in quest’ottica la pietra angolare restano i cittadini che devono rendersi protagonisti del passaggio da semplice pubblico che appartiene a una community a membro attivo e partecipe della vita della città, sulle strade virtuali e carrabili.
Simone D'Ambrosio