IL GRUPPO YEPP CORNIGLIANO MON AMOUR
LE SCUOLE DI CORNIGLIANO
CON IL PATROCINIO DEL
MUNICIPIO VI MEDIO PONENTE
ORGANIZZANO
SABATO 9 APRILE ORE 9,00
VALLETTA RIO SAN PIETRO - ZONA ANFITEATRO
UN INCONTRO DI
PULIZIA E PREPARAZIONE AREA PER REALIZZAZIONE DI
ORTI SINERGICI
PARTECIPERANNO:
CONSORZIO PROTEZIONE CIVILE DEL MEDIO PONENTE
COMITATO ORTOLANI VALLETTA RIO SAN PIETRO
TUTTI GLI AMANTI DELLA NATURA SONO INVITATI A PARTECIPARE
È GRADITA UNA MINIMA ATTREZZATURA PERSONALE PER L’ATTIVITA’ DI SFALCIO
SARANNO OFFERTI AI PARTECIPANTI
FOCACCIA VINO BIANCO E BIBITE NELLA PAUSA COLAZIONE
COS'E' UN ORTO SINERGICO
L’ Orto Sinergico è un metodo elaborato dall’ agricoltrice spagnola Emilia Hazelip, attiva soprattuto nel Centro ”Las Encantadas”, sui monti Pirenei, in Francia.
L’ idea di creare un orto sinergico si ricollega al filone della Permacoltura (coltura permanente, eterna, equilibrata ed inesauribile, non consumistica) ed alle ricerche relativamente recenti sull’ impoverimento del suolo a causa dell’ abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’ uomo (per esempio quelle dell’ agronomo giapponese Masanobu Fukuoka).
Gli attuali metodi di coltivazione ISOLANO le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari massimizzati sul terreno, e le incoraggiano ARTIFICIALMENTE nello sviluppo, scavando e modificando il terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose, usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante desiderate; il risultato e’ quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti dal punto di vista del gusto (con minori quantità di elementi nutritivi utili contenuti), oltre che parzialmente tossiche per la salute umana (veleni occasionalmente non rilevati, non ancora proibiti, o tollerati in basse dosi dalla legge).
Aggiornati studi microbiologici evidenziano il fatto che LE PIANTE CRESCENDO E VIVENDO SUL SUOLO CREANO SPONTANEAMENTE UN SUOLO PIU’ FERTILE DI PRIMA, grazie a residui organici ed attività chimica.
La terra, oltre che dalle piante, e’ resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi.
La Hazelip ha strutturato un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di AUTOFERTILITA’ del terreno, SENZA BISOGNO DI ARARE oppure di CONCIMARE, ne di separare le piante (pur facendo attenzione a collegarle in modo compatibile e collaborativo tra loro).
Esistono chimiche inimmaginabili nella natura.. alcune piante emettono tossine persino verso esemplari della loro stessa specie, una volta sviluppatesi in un dato territorio … altre piante emettono sostanze preziosissime solo per altre specifiche varieta’ o specie.
A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le PIANTE PERENNI CONVIVONO CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura e’ presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).
La copertura dell’ orto sinergico e’ una copertura organica permanente, messa per promuovere meccanismi naturali di autofertilizzazione ed autoaerazione.
Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia).
Solitamente in questo tipo di orti l’ irrigazione viene applicata con la tecnica ”a goccia” (tubi forati sotto la pacciamatura, interrati, o meglio ancora poggiati, sul terreno delle piante), senza sprecare quantità d’ acqua nell’ aria o sulle foglie, oltre che senza rischiare di slavare sostanze nutritive utili dal corpo della pianta o dal terreno… in questo modo si risparmia molta acqua.
Con questa tecnica ”a goccia” si risolvono i soliti problemi derivanti dalla bagnatura della parte aerea delle piante (le foglie bagnate, soprattutto con il caldo, perdono sali a causa dell’ evaporazione dell’ acqua che da esse assorbe automaticamente delle sostanze preziose per il processo micro-idraulico chiamato osmosi) e si riduce lo choc termico (il rapido passaggio dal caldo intenso, specie se la pianta viene scaldata direttamente dai raggi del sole, al freddo dell’ acqua d’innaffiamento, specie se poggiata sulle foglie, può far morire qualche esemplare e stressarne altri, come per le congestioni estive dei bagnanti).
La natura lasciata a sé stessa e’ in grado di produrre frutti abbondanti senza diminuire la fertilità della terra … soltanto quando l’ uomo comincia a coltivare si verifica la diminuzione progressiva della fertilità, che poi rende necessaria la fertilizzazione esterna artificiale (tradizionale o chimica).
Nell’ orto sinergico quindi NON SI ZAPPA NE SI ARA il terreno, e non si concima con concimi organici ne’ (ovviamente) chimici.
Evitando lavorazioni artificiali e seminando una gran varietà di piante la fertilità del terreno aumenta anno dopo anno.
Quando ariamo la terra provochiamo sempre un ingresso nel sottosuolo (ricco di Humus e forme vitali ANAEROBICHE utili) di una grande quantità di ossigeno che ”BRUCIA” subito la stragrande maggioranza dei microorganismi che popolavano il terreno.
Alan Smith, un microbiologo australiano, ha dimostrato come arare la terra danneggi i cicli nutritivi del suolo.
E’ importante dividere nettamente la zona dove si passa per lavorare da quella dove invece crescono le piante coltivate sinergicamente … in questo modo si evita di compattare il suolo calpestandolo.
Nella zona coltivata si mantiene la terra sempre ricoperta da uno spesso strato di pacciamatura (meglio un misto di materiale di recupero o di riciclo: paglia, rametti, carta non tossica, foglie morte) che ha la stessa funzione delle foglie morte sul suolo di un bosco.
La pacciamatura trattiene una basilare umidità del suolo, combatte la crescita delle erbe spontanee causando ombra sul terreno, proteggere la fertilità del suolo dal dilavamento della pioggia, evita l’ effetto di compattamento del suolo quando piove violentemente (pioggia battente).
I materiali usati per i bordi dei campi sono naturali (legno, muretti a secco, senza calce e cemento) o addirittura siepi di piante… allo stesso modo si usano salici o ginestre al posto dei laccetti (inquinanti) in plastica e metallo.
I principi dell’agricoltura sinergica sono:
- non arare ne zappare
- non compattare il suolo
- non concimare
- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.
Il sistema di coltivazione della Hazelip e’ chiamato ”agricoltura sinergica” perchè prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra diverse piante (sinergia = energie collaboranti concettualmente unibili in una sola energia per un unico scopo collettivo … le piante si aiutano a vicenda come in una simbiosi allargata e varia).
DA:http://selvatici.wordpress.com/quaderni-dellortigiano/orto-sinergico/