Sestri: attraversando le sue strade sono molti gli esercizi alimentari che si possono incontrare ed esplorare, numerosi quanto invitanti.
La prima tappa del nostro percorso è la Pasticceria Berretta, situata in via Biancheri 17, o “sotto i portici”, come dicono i sestresi; I cannoli sono la specialità della casa, e vengono preparati seguendo le disposizioni che la tradizione ha reso imprescindibili. Ma non solo; il banco delle paste è ricco e sempre fornito di dolci freschi e per tutti i gusti: se il buongiorno si vede dal mattino, sicuramente la giornata sarà dolce.
Caffè e Cannoli
Tommaso Berretta, il fondatore, della pasticceria ci racconta brevemente la storia di questo locale: “Questo esercizio nasce nel 1927 come bar, diventando nel 46 anche pasticceria, servendo ai sestresi, e non solo, la più dolce delle colazioni: caffè e cannolo”. Accompagnati da Attilio Canneva, sestrese doc e anima storica della comunità ponentina, raggiungiamo la seconda tappa del nostro tour, che si trova poco distante, in piazza Baracca, la Piazza dei sestresi.
Gelati d'Inverno
Eccoci all’interno della Gelateria Cucchi, gestita da Anna, Massimo, Enrico e Orietta: “Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, - ci spiega Orietta - prepariamo le creme, utilizzando prodotti genuini e tecniche artigianali”. La specialità? “Senza dubbio la pinolata è il nostro cavallo di battaglia – aggiunge Anna – e la richiesta dei nostri clienti ne è la conferma più evidente”.
Il pesto, una tradizione
Dopo qualche gustoso assaggio, muoviamo verso piazza Tazzoli, per visitare il Pastificio Artigiano di Tina Farina e Mauro Porco, dove regnano prodotti tipici come il pesto e i ravioli: “Abbiamo ordini che arrivano da tutto il paese per il nostro pesto – ci spiega la signora Tina – che viene preparato seguendo la ricetta secolare, e utilizzando solo prodotti della nostra riviera, tra cui il basilico d.o.p.”. Pesto ma non solo: il pastificio sforna quotidianamente chili di ravioli e di pasta, rigorosamente trafilata al bronzo “che rende la pasta leggermente porosa e ruvida, perfetta per trattenere il condimento”, come ci spiega Mauro.
Prima di mangiare, lavarsi le mani...
Accompagnati dal profumo dei sughi, percorriamo via Vigna, per fermarci brevemente al numero 79, da Savon Ecò, di Paolo Bianchi, negozio non alimentare ma estremamente significativo per chi ha a cuore un altro modo di fare commercio: “Il nostro esercizio – spiega Mauro – ha la particolarità di rivendere sapone artigianale sfuso, fornito da produttori locali”. Saponi di tutti i tipi, con una vasta gamma di aromi “per soddisfare una richiesta sempre in aumento, grazie alla sostenibilità ambientale del prodotto, perfettamente biodegradabile”.
Pane, focaccia e panettone
Dopo questa breve parentesi, torniamo ad occuparci di gastronomia, sempre accompagnati da Attilio Canneva, che ci fa strada verso vico Erminio, introducendoci a Aldo Chiocca, titolare da 47 anni de “Al Fornetto”, forno storico di Sestri: “Da decenni produciamo pane e focaccia per i sestresi, utilizzando ricette, strumenti e procedure tipiche per i nostri prodotti tipici”, racconta Aldo, che aggiunge “una delle tante nostre specialità è il pandolce cosiddetto alto, che è il vero pandolce alla genovese”. Sarebbero molti gli “spunti” per rimanere a parlare dei dolci del maestro del forno Chiocca, ma il nostro percorso non è ancora finito.
Mussa di Ferro, leggenda e realtà
Torniamo in via Vigne, raggiungendo il civico numero 70, entrando nella trattoria-ristorante forse più famosa di Sestri: stiamo parlando de “C’era una volta… la mussa di ferro”, punto di riferimento assoluto per la gastronomia tipica di ponente. La titolare, Rita Saturnino, illustra l’anima di questo ristorante, a partire dal nome, senza dubbio curioso: “Quando abbiamo rilevato l’attività, abbiamo continuato a utilizzare il forno storico del locale, ultracentenario, dove è stata preparata la farinata che ha sfamato generazioni di sestresi”. E il nome? Sicuramente non passa inosservato per noi genovesi… “Sono molte le leggende riguardo alla prima proprietaria del ristorante (che, inizialmente, era una friggitoria. ndr): Era una donna tenace, di ferro, che lavorava senza sosta tutti i giorni nell’anno, dedita al suo lavoro, capace di gestire con successo un’attività sicuramente non comoda”. Usciti dal locale, Attilio Canneva racconterà una versione differente della leggenda, che vuole la donna di ferro sopravvivere a ben tre mariti…e chi ha orecchi per intendere intenda, noi continuiamo il nostro goloso tour gastronomico.
Nonna Egle, il bar di Coppi
Per chiudere una giornata passata tra pasta, dolci e goloserie varie, che cosa c’è di meglio di un buon caffè con relativo ammazzacaffè? La risposta a questa ovvia domanda retorica è il bar di Nonna Egle, sito in via Vigna 88, all’angolo con la centralissima piazza Baracca. “È sicuramente uno dei bar di riferimento dei sestresi da sempre – ci spiega Egle Lupi, la titolare, mentre asciuga il bancone, con il sorriso di chi fa da anni ciò che gli piace fare – perfino Fausto Coppi, sposato con la sestrese Bruna Ciampolini, , veniva qui tutti i giorni per l’aperitivo…”.
Dopo cannoli, pasta al pesto, farinata, pinolata, pandolci e caffè, concludiamo il nostro tour gastronomico con un bella passeggiata per via Sestri, centralissima in questa saporita cittadella del gusto.
Nicola Giordanella