Tutti ricorderanno bene quell'immagine del dopo-alluvione di Sestri Ponente nell'ottobre scorso: in quei giorni drammatici, uno dei punti giustamente più incriminati è stato il palazzo di via Giotto 15, costruito sulla parte terminale del torrente Chiaravagna. Un vero e proprio "tappo" che ha causato l'esondazione del torrente, riversando così tonnellate di fango nelle strade di Sestri.
Dato che la Protezione Civile mi ha affidato la responsabilità della gestione degli interventi post-alluvione (per adesso con soli 10 milioni di euro a disposizione per un ammontare dei danni pari a 300...), via Giotto 15 è stato fin da subito una mia priorità assoluta.
Prima di tutto c'era da risolvere un vecchio contenzioso sulla proprietà tra demanio e residenti.
Per fortuna il Tribunale di Genova, in tempi devo dire brevissimi, ha emesso subito la sentenza che riconosce la proprietà esclusiva dei residenti attuali.
Questo vuol dire che, una volta arrivati i soldi (perché sono fiducioso che arrivino e non voglio assolutamente pensare che il Governo non si sia reso conto dei danni subiti dalla Liguria), potremo procedere con il normale iter di esproprio, a cui si aggiungerà l'attivazione (in qualità di Commissario chiederò alla Giunta di deliberare in proposito. Penso che mi risponderanno di sì!) della legge regionale sui Pris - Programmi Regionali di Intervento Strategico - che prevede un ulteriore indennizzo di circa 40mila euro a integrazione della procedura.
Ieri sono andato a incontrare i residenti di via Giotto 15. Sono andato con i rappresentati del Comune e della Provincia di Genova, con il Municipio VI Medio Ponente e con l'amministratore unico di Arte - Agenzia regionale per l'edilizia.
Abbiamo cominciato a capire insieme come meglio muoverci e quali sono le prime cose da fare, in attesa dei soldi. Prima di tutto bisognerà conoscere le intenzioni dei residenti, che potranno scegliere tra essere indennizzati e basta, oppure prendere in considerazione una permuta con una casa di Arte (per esempio, i nuovi alloggi di Manifattura Tabacchi, sempre a Sestri) o degli altri Enti, nel caso ne avessero a disposizione.
È stato un incontro molto produttivo e amichevole, ci siamo mangiati anche pasticcini e focaccia per dimenticare quei giorni terribili e ricominciare a pensare al futuro.
Un futuro senza via Giotto 15, perché quando non ci sarà più nessuno, lo butteremo giù. C'è chi ci sta da cinquantadue anni, una vita. Sono passaggi difficili ma si fanno in nome della collettività. E questo, per fortuna, ancora aiuta molte persone a sobbarcarsi i disagi. Grazie a tutti i residenti per la loro collaborazione. Da parte mia l’impegno a fare più in fretta possibile.
Dal diario del Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando.