- SOGNI E PASSIONI - INCONTRO CON GIOVANNI IMPASTATO

"...Giovanni è anche una conchiglia e, se lo stai ad ascoltare, oltre al rumore del mare di Sicilia ti racconta di amori, di passioni e di sogni che sono poi gli stessi che aveva Peppino" (Dalla premessa di Franco Vassia tratta dal libro "Resistere a mafiopoli")

"Sogni e Passioni" è il tema dell'incontro con Giovanni Impastato, organizzato dalla Libreria San Benedetto, in collaborazione con il Municipio VI Genova Medio Ponente, che si terrà giovedì 15 novembre 2012 alle ore 17.30 presso Palazzo Fieschi - Via Sestri, 34.
Introduzione di Giuseppe Spatola, Presidente del Municipio VI Medio Ponente, interverranno Cludio Porchia, Don Andrea Gallo.

Quali i sogni e le passioni di Peppino Impastato e di quella generazione del sessantotto?
Quali quelli che abbiamo noi oggi?

Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato un politico, attivista e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita.
 

La vita 
Peppino Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa (il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi ed il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo).

Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia di casa, ed avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1965 fonda il giornalino L'idea socialista e aderisce al PSIUP. Dal 1968 in poi, partecipa, con ruolo dirigente, alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati.

Nel 1976 costituisce il gruppo Musica e cultura, che svolge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti, ecc.); nel 1976 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti (spesso chiamato "Tano Seduto" da Peppino), che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto. Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici.

Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale; col suo cadavere venne inscenato un attentato, atto a distruggerne anche l'immagine, in cui la stessa vittima apparisse come attentatore suicida, ponendo una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale.

Stampa, forze dell'ordine e magistratura parlano di atto terroristico in cui l'attentatore sarebbe rimasto vittima di suicidio dopo la scoperta di una lettera scritta in realtà molti mesi prima. L'uccisione, avvenuta in piena notte, riuscì a passare la mattina seguente quasi inosservata poiché proprio in quelle ore veniva "restituito" il corpo senza vita del presidente della DC Aldo Moro in via M. Caetani a Roma.
Da: http://it.wikipedia.org/wiki/Peppino_Impastato

Per informazioni:
Libreria San Benedetto
Tel. 010.6148849
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GIUSEPPE IMPASTATO
GIOVANNI IMPASTATO -  IMMAGINE DI ROSSANOP -http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=login&method=iam&id=217798