Rilanciare Sestri in tutto e per tutto. Oltre ai necessari interventi per porre rimedio alle situazioni più gravi e mettere in sicurezza il territorio nel più breve tempo possibile, per cui sono già stati anticipati 5 milioni di euro, l’amministrazione ha deciso di concentrare tutta una serie di attività economico – culturali per riportare la gente in uno degli storici cuori pulsanti della città. In quest’ottica diventa fondamentale il sostegno e il contributo di tutte le aziende.
In questo caso, protagonista è Genova Parcheggi che grazie al suo intervento ha permesso l’organizzazione di We are Sestri, un pomeriggio di musica, danza e cabaret regalato a tutta la città. Una festa a chiusura definitiva del periodo natalizio e nei giorni più caldi dei saldi invernali.
Dalle 15 alle 18 in piazza Baracca e in via Merano andranno in scena gli amici di Music for Peace. A partire dal primissimo pomeriggio con uno spettacolo di burattini della compagnia Drago Rosso. Seguiranno i Malapaga in concerto, uno spettacolo di danza orientale con Anahita e la Compagnia Persepolis, le risate di Carlo Denei, Daniele Raco e Fabrizio Casalino, per chiudere nuovamente in musica con Esmen e One Night Band. E qualche altra sorpresa dell’ultima ora che l’entourage di Stefano Rebora non farà certo mancare.
Senza dimenticare la solidarietà nella solidarietà. Per tutto il pomeriggio sarà presente in piazza Baracca il SolidarBus, dove poter portare tutti i generi alimentari per le missioni di Music for Peace, magari dopo averli acquistati in una bottega sestrese.
Tanti eventi anche per i più piccoli che potranno anche ricevere 3000 biglietti omaggio per il Luna Park, messi a disposizione dagli stessi operatori dei “baracconi”: 2000 ingressi saranno riservati a chi approfitterà dei primi giorni di saldi e si recherà, scontrino in mano, in uno dei due punti di distribuzione in piazza Baracca e via Merano.
Un’iniziativa a tutto tondo, dunque, che cerca di sostenere il tessuto commerciale, che promuove la coesione sociale e non si dimentica della solidarietà pur in una situazione di emergenza. Nell’ottica di affiancamento di piccole opere ai grandi interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio.
Mentre il Comune si prodiga alla ricerca di fondi e di collaborazioni fattive con i cittadini e le associazioni dei commercianti, da Roma tutto continua a tacere. Neppure gli insufficienti 10 milioni promessi a gran voce da Bertolaso, dopo il sopralluogo di ottobre, sono ancora giunti nelle casse della Regione. “L’unica colpa di Genova – chiosa l’assessore Farello con triste ironia – è quella di non trovarsi in Veneto. Ma è impensabile che anche le catastrofi abbiano un colore politico”.