MUS-E IN VILLA

Mercoledì 18 e giovedì 19 maggio a Cornigliano e Sestri Ponente due giornate aperte dedicate al programma europeo MUS-E (Musique Europe). Si tratta di un progetto multiculturale europeo dedicato ai bambini che si propone di educare alla multiculturalità, attraverso esperienze artistiche, i bambini nelle scuole pubbliche primarie dove sono presenti situazioni di disagio sociale e dove più alto è il rischio di emarginazione.

Il 18 e 19 maggio le classi prime delle scuole del Municipio Medio Ponente, partecipanti al progetto Mus-e Genova Onlus, presenteranno un breve saggio del lavoro svolto.

Si comincia mercoledì 18 maggio in Villa Durazzo Bombrini di Cornigliano. Alla manifestazione parteciperanno 110 alunni delle scuole Ferrero, Ariosto e Caffaro accompagnati dai loro insegnanti e dai genitori i bambini daranno vita a vari laboratori guidati dagli artisti di Mus-e Genova, Olivia Giovannini, Eugenia Amisano, Vera Marenco, Nicola Ostrogovich e Stefania Schubeyr sotto la supervisione della coordinatrice artistica Rossana Antiga.

Il giorno seguente, giovedì 19 maggio, si replica in Villa Rossi a Sestri Ponente. Parteciperanno 96 alunni delle scuole Tommaseo, 2 Giugno e XXV Aprile accompagnati dai loro insegnanti e dai genitori i bambini daranno vita a vari laboratori guidati dagli artisti di Mus-e Genova, Nicoletta Bernardini, Marco Tosto, Eugenia Amisano, Cristiano Fabbri e Nicolò Servi sotto la supervisione della coordinatrice artistica Rossana Antiga.

Questo il programma delle mattinate:
ore 9.15 arrivo delle classi
Saluti di benvenuto
dalle 9.30 alle 10.30 ogni classe darà dimostrazione di lavori eseguiti nel corso dell’anno
dalle 10.30 alle 11.15 gioco collettivo delle classi
dalle 11.15 alle 12.00 merenda offerta dai C.I.V. di  Cornigliano e Sestri Ponente

Perché una giornata aperta ai genitori? Per condividere assieme alle famiglie e a chi condivide il progetto pedagogico di Mus-e (educatori, sponsor, ecc) il lavoro fatto all’interno delle scuole durante l’anno. Per i bambini, per le insegnanti e gli artisti coinvolti è un modo per mostrare con orgoglio il lavoro fatto e sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza ai temi dell’infanzia e in particolare ai temi della tolleranza, della multiculturalità e della ricchezza che ogni cultura può apportare alla convivenza.

Dopo il saluto di benvenuto da parte del Presidente di Mus-e Genova Ing.Remo Pertica, della coordinatrice di Mus-e Genova Onlus Mariateresa Costagliola la festa proseguirà con giochi collettivi che coinvolgeranno anche i genitori. L'evento è patrocinato dal Municipio Genova Medio Ponente.

Informazioni al n° 010 8338481 Mus-e Genova Onlus

Il Progetto MUS-E

Il Progetto MUS-E è attivo a Genova dal 2002, tutta l’attività del progetto è finanziata dagli “Amici di Muse”. A Genova oggi sono 32 le scuole coinvolte e 2300 i bambini di 101 classi di cui 2 al Gaslini, 3 nidi e una scuola dell’infanzia comunale che partecipano al progetto animato da 25 artisti.
MUS-E (Musique Europe) è un progetto multiculturale europeo dedicato ai bambini che si propone di educare alla multiculturalità, attraverso esperienze artistiche, i bambini nelle scuole pubbliche primarie dove sono presenti situazioni di disagio sociale e dove più alto è il rischio di emarginazione. Il progetto MUS-E è completamente gratuito ed è rivolto ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle prime/seconde classi della scuola primaria pubblica e il percorso artistico ha una durata complessiva di tre anni per ogni classe.
L’attività si svolge in orario curriculare (per un periodo di circa venti settimane l’anno) e si esprime in laboratori tenuti da artisti professionisti, accuratamente selezionati da MUS-E, che operano alla presenza degli insegnanti. I bambini vengono coinvolti dagli artisti in diverse attività che vanno a toccare tre discipline: il movimento espressivo, l’area visiva e l’area musicale, con una metodologia interdisciplinare.
L’obiettivo è quello di educare i bambini con modalità “maieutiche”, alla scoperta della propria creatività, al rispetto delle diverse culture, alla convivenza solidale, al lavoro espressivo collettivo attraverso “linguaggi non verbali”.