Un vasto Parco che si erge alle spalle di Sestri Ponente: 213 ettari ricchi di natura e storia che meritano di essere scoperti e vissuti.
Dentro il Parco permangono le testimonianze dell'antica tradizione agricola, con alcuni coltivi ad uso familiare in cui lo spazio viene sfruttato e conquistato con ingegno ad una terra avara. Gli orti e i prati si alternano e sfumano in aree a bosco lasciate integre con un effetto paesaggistico che costituisce un pregevole esempio di armoniosa coesistenza tra uomo ed ambiente naturale.
Per la sua natura calcarea, rivelata anche da fenomeni di carsismo e dalla presenza di grotte, da secoli il Monte Gazzo è oggetto di attività estrattiva della pietra. Lo sfruttamento ha origini antichissime che risalgono all'Alto Medioevo. Testimonianza di un'attività ancora artigianale e non intensiva sono le vecchie fornaci, antichi forni di cottura del materiale calcareo da cui si otteneva la calce. Queste caratteristiche strutture in muratura, alcune delle quali ancora in ottimo stato, arricchiscono il paesaggio di un elemento remoto e suggestivo.
Il carbonato di calcio tipico delle rocce del monte ha origine in buona parte dalla sedimentazione marina di scheletri calcarei di alghe del genere Gyroporella, le cui tracce sono riconoscibili come circoli bianchi sul fondo grigio chiaro della roccia stessa.
Dal secondo dopoguerra, l'attività estrattiva della pietra calcarea ha assunto un aspetto industriale con uno sfruttamento intensivo sia dei calcari, da cui si ricava la calce, sia delle rocce dolomitiche, che forniscono materiale refrattario e da costruzione.
Oggi le numerose cave, in parte dimesse, hanno inciso profondamente gran parte dei versanti, con un notevole impatto sulla morfologia del territorio. La bonifica delle cave rappresenterà un passaggio obbligato nel ripristino ambientale del Parco.
L'area del Monte Gazzo presenta anche aspetti vegetazionali e floristici particolarmente interessanti, quali la copertura a "gariga" che caratterizza il versante Sud-Est. Tipica delle dirupate coste mediterranee, la gariga si compone di piante erbacee e suffrutici, spesso aromatici e sempreverdi che tolgono spazio alla roccia affiorante.
Tra le specie più comuni di quest'area troviamo l'elicriso dai fiori giallo intenso (Helichrysum italicum ssp. italicum), l'aromatico timo (Thymus vulgaris) e la frugale euforbia spinosa (Euphorbia spinosa ssp. ligustica) dal tipico lattice bianco.
Di notevole valore ambientale risulta anche l'area sommitale del Monte Gazzo caratterizzata da una notevole presenza di piante quali il leccio (quercus ilex), la tipica quercia mediterranea. La lecceta, che circonda il Santuario, rappresenta un esempio purtroppo esiguo della tipologia vegetazionale più naturale e in equilibrio con l'ambiente in buona parte del territorio del Parco.
Lungo il percorso dell'antica crosa di Via Superiore al Gazzo si incontra l'oratorio di S. Rocco, antica chiesetta edificata probabilmente all'epoca dei calcinaroli e che divenne nel XVI secolo cappella dei frati girolamiti.
Attualmente questo luogo di culto è conservato ad opera della Confraternita di S. Rocco che ogni anno vi organizza l'omonima festa patronale (16 agosto) e la festa di S. Isidoro, protettore degli agricoltori.
Al termine dell'antica crosa, ai piedi dell'erta che conduce al Santuario, si trovano i resti di batterie contraeree dell'ultima guerra mondiale.
Il Comune di Genova ha ristrutturato ed attrezzato quest'area per la sosta dei visitatori.
La sommità del Monte Gazzo è luogo di culto sin dal XVII secolo e durante il periodo della grande peste vi venne collocata una statua della Madonna. nel secolo successivo fu costruito e poi ampliato, a sua cornice, l'attuale Santuario. Esso oggi è una meta tradizionale delle gite dei sestresi e dei turisti, sia per il significato religioso, sia per la panoramicità del luogo dal quale la vista spazia dalle isole spezzine alla costa di ponente fino a Capo Noli.
Nei locali recentemente ristrutturati sulla piazza poco distante dal Santuario ha sede il Museo Speleologico del Monte Gazzo che, nonostante le dimensioni ridotte ospita interessanti ricostruzioni degli ambienti carsici del monte con presenza di reperti, pannelli esplicativi e fotografie.
Il Parco del Monte Gazzo infine è dotato di una ricca sentieristica che permette di effettuare interessanti e piacevoli passeggiate adatte a tutte le età.
Il punto di partenza migliore per visitare il Parco è la chiesa della Costa, raggiungibile con il bus n. 159 da Piazza Baracca, (centro di Sestri P.) o con le FS (stazione Costa di Sestri).