Il giorno 25 marzo 2015, ore 17.30 a palazzo Fieschi, Via Sestri 34 – Genova, il Municipio Vi Medio Ponente, in collaborazione con la Casa Editrice Ananke di Torino, organizza un dibattito su Islam ed Islamofobia a partire dalla presentazione del libro “Islam in West Africa” sufismo e fondamentalismo nelle giovani democrazie africane, di Andrea Menegatti, studioso di Africa occidentale e di partecipazione politica.
Dialogheranno con l’autore Salah Hussein, Storica guida spirituale e rappresentante della comunità islamica genovese ed il Presidente del Municipio, professor Giuseppe Spatola. Introduce l’incontro l’Assessore alla cultura del Municipio Fabrizio Gelli.
Il libro, fuori da ogni suggestione da geopolitica divulgativa e da un comodo dietriologismo, si pone l’obiettivo si far conoscere una delle tante manifestazioni storiche e contemporanee dell’Islam: quella delle Confraternite islamiche dell’Africa occidentale.
Davanti alla percezione, che in parte si è tramutata in realtà (ISIS, Libia, fatti di Parigi, foreign fighters) di un fondamentalismo islamico eversivo ed antioccidentale, è utile, comunque si valuti la situazione, conoscere le cose e superare un approccio islamofobico, osservando questa grande tradizione religiosa e culturale nelle sue ricche sfaccettature. In Africa e in molti luoghi del Vicino Oriente e dell’Asia, ma anche nelle nostre città europee, esistono esperienze di Islam tollerante, inclusivo, popolare, non oscurantista. Tra queste esperienze troviamo il sufismo che sovente dialoga con altre religioni ed altre branche dell’Islam stesso. Si pensi alla figura del grande umanista maliano Amadou Hampate Ba.
Perché non pensare che dall’Africa, che a seconda delle nostre inclinazioni, studiamo, aiutiamo o in cui cerchiamo mercati e valore, possa arrivare una lezione politica generalizzabile?
Come rivelano recenti studi oggi il sufismo rappresenta quell’Islam che non si contrappone all’occidente e che può essere definito come sostiene René Otayek, un Islam Mondano, addirittura (quasi un’eresia dirlo in tempi di Huntington) compatibile con la Democrazia ed il rispetto dei diritti civili.
Sarà un caso se in Africa e nel mondo arabo Sufi ed islamici moderati rimangono i primi nemici per i fondamentalisti, fautori del Jihad ? Per non cadere nel loro gioco, in tempi di tagliagole la nostra arma migliore è proprio evitare di essere tranchant.
Andrea Menegatti, Dottore di ricerca in Scienza Politica, Funzionario dedicato alle Relazioni Internazionali del Comune di Genova, si occupa di democratizzazione in Africa sub-sahariana e fa ricerca sul campo su Islam e sufismo e democrazia nell’area mauro-maliano-senegalese. Ha insegnato Storia dell’Africa presso le facoltà di Scienze Politiche Lettere e Filosofia dell’Università di Genova e al Master GlobAAAl dell’Università di Torino. E’ titolare del modulo Democrazie moderne africane presso l’Università degli studi di Torino.