Finalmente!
Dopo parecchi decenni Sestri può tornare ad avere una piazza, anzi, due, grazie ai finanziamenti europei che consentiranno tali riqualificazioni.
Sì, perché quella che era stata la storica piazza dei Sestresi, Piazza Baracca, teatro di spettacoli di ogni genere e di affollati incontri politici, è diventata un crocevia essenziale alla viabilità di Sestri ed interdirla al traffico veicolare, per far svolgere in sicurezza gli eventi, non solo non è del tutto possibile (si pensi alle ambulanze dirette all’ospedale che devono comunque passare), ma può creare spesso più disagi che benefici.
E allora finalmente, dal non avere di fatto una piazza, stiamo per averne due, ciascuna con una sua funzione specifica, ma, all’occorrenza, interscambiabili e sommabili. Entrambe completamente pedonalizzate, connesse tra loro e connesse a Via Sestri, così da creare un virtuale “trapezio” la cui area si estende tra le due parallele di Via Paglia e Via Sestri. Vale a dire il cuore di Sestri, il suo insediamento storico, primordiale, almeno nella fascia costiera, restituito interamente alla nostra gente, ai nostri commerci, alle nostre attività artigianali, alla nostra voglia, ancora incontaminata, di stare insieme, di incontrarci, di giocare, divertirci, discutere …
Piazza dei Micone come “piazza dei bambini”, finalmente liberata, dopo decenni di attesa, dai vecchi e fatiscenti manufatti mercatali, pedonalizzata, alberata, con le panchine e la giostra (che da Piazza Tazzoli verrà lì ricollocata), zona di incontro soprattutto diurno (anche tenendo conto della prevalente tipologia merceologica degli esercizi lì presenti), alternativa e completamento alla ineguagliabile Villa Rossi, in cui i nonni possono portare i nipotini non solo nelle ore diurne, ma anche d’inverno, da metà pomeriggio in poi, quando fa buio e la Villa è chiusa; resa attrattiva dai colori dei negozi che su di essa si affacciano e che devono superare la crisi e tornare ad essere il lustro ed il presidio che sono sempre stati per Sestri; rallegrata dai suoni, dalle policromie e dalle luci della giostra; connessa a Via Sestri da una altrettanto riqualificata Via Donizetti, cordone ombelicale che ne deve fare una propaggine naturale dell’antica “Via Garibaldi”.
Piazza Tazzoli come “teatro all’aperto”, con il suo inestimabile patrimonio arboreo lasciato intatto e valorizzato, con il podio musicale che, ruotato e traslato rispetto alla collocazione attuale e diretto verso lo storico e pregevole Oratorio di San Giuseppe, consentirà di godere di nuovo, tutte le volte in cui sarà possibile, delle splendide note che la nostra Filarmonica Sestrese riesce sempre a donarci, senza doverci preoccupare del traffico di Piazza Baracca e dei disagi che conseguono ad ogni sua interruzione. Sarà anche il doveroso e gradevole recupero di un’eredità importante che ci hanno lasciato i nostri padri, antichi sestresi, che adoravano la bella musica, la sapevano produrre in modo sublime grazie alla loro Filarmonica ed avevano realizzato il podio per goderne ben più di quanto noi, oggi, riusciamo a fare. Naturalmente il podio, nella nuova collocazione, potrà ospitare anche altro tipo di spettacoli, musicali e non, con un utilizzo della piazza in chiave soprattutto culturale, di intrattenimento collettivo ed in sintonia, anche qui, con la prevalente tipologia merceologica degli esercizi presenti.Anche Piazza Tazzoli è naturalmente connessa con Via Sestri, anch’essa una naturale appendice della stessa, una tessera di un complessivo mosaico che ricomprende l’intero centro storico sestrese. Ma, come si diceva, le due piazze (Micone e Tazzoli) sono anche connesse tra di loro grazie ad un attraversamento pedonale che, però, è qualcosa di più di una semplice “zebratura” del selciato stradale.
Tra Piazza dei Micone e Piazza Tazzoli è previsto (grosso modo dove ora c’è il podio musicale) un attraversamento interrotto da un giardino spartitraffico che, per la sua conformazione, consente di assolvere ad una pluralità di funzioni.
Prima funzione: rende più curvilinea la traiettoria dei veicoli diretti da e per il Viale, così da obbligare a ridurre la velocità ed innalzare gli standard di sicurezza stradale in un area a forte transito pedonale.
Seconda funzione: consente una sosta intermedia a chi avesse difficoltà deambulatorie e volesse approfittare delle panchine ivi previste.
Terza e, forse, più importante funzione, ulteriore, doveroso tributo che con orgoglio riconosciamo alla nostra storia ed alla nostra identità civica: in quel giardino troveranno più adeguata collocazione e valorizzazione due simboli del nostro illustre passato, simboli importanti che ad oggi, per la loro posizione (col tempo divenuta impropria), quasi nessuno nota o riesce ad avvicinare per trarne insegnamento.
Si tratta del busto di Casimiro Corradi che, quindi, continuerà ad essere collocato, grosso modo, nella sua sede originaria, in asse con la Basilica dell’Assunta, ma non costituirà più ostacolo visivo rispetto al ricollocato podio musicale, e delle lapidi dell’A.N.P.I. che ricordano i nostri martiri per la Libertà e la Democrazia e che ad oggi sono murate sul podio e difficilmente visibili e leggibili. Saranno invece poste su supporto proprio, ben visibili, proprio al centro di quel giardino spartitraffico che dovrà essere necessariamente percorso per attraversare Piazza Baracca e offrirà anche, a chi lo vorrà, lo spazio e la quiete per potersi fermare, leggere, riflettere e … non dimenticare!
La Nuova Sestri sta per nascere, i lavori di riqualificazione delle nostre due piazze dovrebbero partire fra qualche mese e concludersi nel giro di un anno circa. Qualche disagio per tutti, ma si tratta di un cambiamento epocale che caratterizzerà per i prossimi decenni (forse per i prossimi secoli) la nostra Città di Sestri.
Crediamo di aver fatto un buon lavoro che ha visto anche coinvolti, nella fase di predisposizione dei progetti, i commercianti, gli abitanti, un pool di esperti, architetti ed urbanisti sestresi. Per adesso ci entusiasma il sogno di un centro storico rinnovato e ridonato alla socialità; in futuro, forse, ci entusiasmerà la gioia e la gratitudine dei bambini a cui avremo regalato una piazza (Micone) ed il piacere sublime della musica e dell’arte a cui avremo deputato un’altra piazza (Tazzoli).
Il Municipio Medio - Ponente