L'Associazione dei Lucani a Genova nasce il 5 maggio 1999 come organizzazione che opera in piena autonomia ed indipendenza da ogni altra organizzazione o ente comunque definiti.
Scopi dell’associazione sono la promozione di attività turistiche, culturali sociali e sportive, la creazione ed incentivazione di relazioni con la Basilicata e con tutte le associazioni di Lucani sul territorio nazionale ed estero, con l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale.
A tal fine l'Associazione organizza conferenze, relazioni, mostre, proiezioni, viaggi, dibattiti ed altre iniziative per la riscoperta e la conservazione delle tradizioni Lucane, del patrimonio ambientale, storico, umano, artistico, agricolo, marittimo e territoriale della Basilicata, anche allo scopo di aiutarne la crescita economica e culturale e proiettarne sul territorio la vera e positiva immagine.
L'Associazione ha sede a Cornigliano Giardini Melis 53 c ed è ormai ben radicata e conosciuta nel quartiere, oltre a essere un vero punto di riferimento, non solo per le persone che vengono dalla Lucania per visitare la nostra città, ma anche per tutte le persone che vi risiedono: è risaputo infatti che tutti i suoi Presidenti sono stati portavoce degli abitanti della zona verso le istituzioni, soprattutto e maggiormente in un momento economico e sociale difficile come questo.
Ogni anno l'Associazione propone un ricco programma di eventi, tra cui la festa per celebrare la "Madonna d'Anglona", che si svolge il 2 giugno nella delegazione ed alla quale partecipano con entusiasmo anche gli stessi residenti e le autorità pubbliche, come il sindaco e gli assessori comunali sia Genovesi che Lucane, assieme alle autorità ecclesiastiche.
La festa dura solitamente sette giorni e prevede lo svolgimento della tradizionale processione con la statua della “Madonna di Anglona” che è collocata nella piccola cappella adiacente all'Associazione, e comprende balli, musica, ristorazione e degustazione di menù alla brace e piatti tipici lucani.
Altre manifestazioni proposte ai cittadini della delegazione sono la “castagnata”, che si svolge nel mese di novembre e la festa più attesa dei bambini: la pentolaccia ed infine divertimenti in maschera.
Cariche principali:
Presidente: Mauro De Salvo
Vice Presidente: Ottavio Celano
Tesoriere: Longo Francesco
Segreteria: Ada Dalla Mutta
Consiglieri: Celano maria, Bascetta Vincenzo
La sindrome dell’X-Fragile è una malattia genetica rara, causata dalla mutazione del gene FMR1 sul cromosoma X. E’ la causa più frequente di ritardo mentale ereditario monogenico. L'incidenza della patologia sulla popolazione mondiale è di circa 1 : 1250 soggetti di sesso maschile, 1 : 2500 di sesso femminile.
Le donne portatrici sane di Sindrome dell’X-Fragile sono circa 1 : 259. Nonostante questi dati risulta ancora sottovalutata e scarsamente diagnosticata
Nell'aspetto non si evidenziano particolari differenze rispetto alle altre persone, la sindrome X-fragile si manifesta nei primi anni di vita con segni clinici caratteristici che sono via via più evidenti con l'età, accompagnati da un fenotipo comportamentale particolare.
I primi segni sono: il ritardo dello sviluppo psicomotorio e nell'apprendimento del linguaggio.Attualmente è possibile diagnosticare la Sindrome X-Fragile con un esame specifico che si basa sull’analisi molecolare del DNA, questo test mette in evidenza il difetto genetico identificando i soggetti affetti e i portatori sani. A tutt’oggi non esistono cure farmacologiche; una diagnosi precoce, un rapido intervento abilitativo e socio-sanitario supportato da progetti individualizzati, mirati soprattutto allo sviluppo dell’autonomia personale, aumentano le possibilità evolutive e migliorano la qualità della vita.
L’Associazione Ligure Sindrome X-Fragile – ODV, è impegnata a favorire la migliore evoluzione possibile ed a realizzare l’effettiva integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità intellettiva causata da Sindrome X-Fragile.I progetti in ambito sociale, formativo e d’inserimento lavorativo sviluppati dall’associazione con la collaborazione di personale qualificato e di volontari, che rappresentano una risorsa preziosa, sono finalizzati a consentire ai partecipanti di assumere un ruolo sociale attivo rivoluzionando l’immagine della disabilità mentale: il disabile non più come chi ha solo bisogni speciali, ma come colui che, se adeguatamente supportato e valorizzato nei suoi punti di forza, può essere utile alla società.
L’effettiva integrazione sociale si realizza attraverso una reale attività lavorativa/occupazionale che rappresenta il miglior contesto per sperimentare le relazioni sociali, acquisire sicurezza in se stessi e accrescere l’autostima. I progetti sviluppati dall’Associazione, creano una rete solidale sul territorio tra associazioni e persone, e sperimentano modelli validi che possano essere riproposti in altri contesti territoriali.
Informazioni:
Tel. 3382440104
e-mail: infoxfragile.liguria@gmail.com
sito: http://www.xfragileliguria.it
www.gasintreccisolidali.it
Il lavoro nasce dalla richiesta del Municipio Medio Ponente al Comune e quindi agli studenti dell’Accademia Ligustica (coordinati da Pietro Millefiore), di realizzare un progetto sui Giardini Melis di Cornigliano: è stata colta l’occasione per analizzare una serie di complessità e di stratificazioni sia storiche che territoriale, sociali e culturali.
L’area scelta è stata il pretesto per elaborare vari percorsi che, per gradi di avvicinamento progressivo, hanno portato alla formulazione delle ipotesi progettuali finali, partendo da una serie di “rilievi” fotografici che ogni componente del gruppo ha realizzato autonomamente.
Sono stati costruiti 6 album fotografici vedute della delegazione con immagini di differente natura e scala, seguendo l’idea di una sorta di catalogo idealmente infinito con preciso riferimento a George Perec e a i suoi elenchi di oggetti e luoghi.
Se la fotografia, come sosteneva Susan Sontag, è un appropriarsi della realtà attraverso l’obiettivo della macchina fotografica (e della telecamera) viene qui proposto un tentativo di conoscere attraverso l’occhio e lo sguardo.
Wim Wenders affermava in fatti che “l’atto del vedere” può formulare giudizi meno pre-costituiti di quanto possa fare il cervello, costretto a fare i conti con il proprio pregresso e il proprio pregiudizio.
Gli album fotografici-souvenir sono stati stampati sotto l’etichetta: CORNIGLIANO MOUNTAINS&BEACH TOUR e supportati da una serie di incontri-seminari aventi come tema l’”arte pubblica” e le relazioni possibili di un’operazione artistica con il territorio: al centro di questi incontri il critico d’arte Roberto Pinto.
Sono state anche avviate collaborazioni con alcune associazioni che lì operano da tempo, utili per approfondire determinati aspetti, in particolar modo le differenti realtà sociali, linguistiche, etniche e culturali che convivono nel territorio corniglianese.
Significativa la presenza dell’Associazione “La Stanza” che svolge un’importante opera di raccordo e di stimolo tra le diverse realtà sul territorio.
Oltre alla campagna fotografica è stato predisposto un questionario aperto come occasione di scambio di idee e proposte sulla delegazione e i Giardini Melis denominata “Cornigliano Mountains & Beach Tour”, nome derivato dalla consuetudine, del tutto surreale, dei ragazzi di riconoscersi come appartenenti alla parte “bassa”(Beach) o a quella “alta” (Mountains) di Cornigliano.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito dei Piani Locali Giovani - Città Metropolitane, promossi e sostenuti dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Coordinato da Pietro Millefiore e con la collaborazione di: Nicolò Buffa, Silvia Koubek, Francesco Manias, Cristina Peruzzi, Alessia Tezza.
“Trovo straordinario che l’immagine, diversamente dal pensiero, non imponga alcuna opinione alle cose.
In ogni operazione del pensiero è sempre implicito un giudizio sugli oggetti, sugli uomini, su una città o su un paesaggio.
Il vedere invece trascende dalle opinioni; guardando una persona, un oggetto o il mondo noi sviluppiamo un rapporto autentico, un’attitudine sganciata da qualsiasi giudizio, in fondo percepiamo a livello puro.
L’atto del vedere è percezione e verifica del reale, ovvero un fenomeno che ha a che fare con la verità, molto più del pensiero, nel quale invece ci smarriamo più facilmente allontanandoci dal reale.
Per me vedere significa sempre immergersi nel mondo, pensare, invece, prenderne le distanze.
E dato che la mia mente funziona soprattutto a livello intuitivo, l’immagine è per me la forma espressiva e ricettiva per eccellenza”
Wim Wenders, “L’atto del vedere”, 1992
Il Centro Nuoto Sestri è una Società strettamente legata alla delegazione di Sestri Ponente e alla sua cittadinanza.
Consapevole dei propri compiti sociali, cerca di distinguersi per una alta qualità di gestione dei servizi che offre, grazie anche al proprio metodo di insegnamento, frutto di continui studi ed aggiornamenti.
È infatti possibile usufruire di un’ampia gamma di corsi per bambini, per adulti e di perfezionamento, passando poi al settore agonistico con le attività di nuoto e pallanuoto svolte nella Piscina Tea Benedetti di Via Borzoli 21 a Genova Sestri Ponente.
La particolarità del Centro Nuoto Sestri è quella di considerare il nuoto uno “sport di squadra”, grazie anche all’insegnamento di una educazione sportiva e di sani principi, e proprio grazie a ciò, la Società in questi anni si è sempre contraddistinta in ambito regionale grazie ai suoi atleti, nonché alle numerose partecipazioni a Trofei, che hanno visto la Società mettersi in luce sia in Italia che all’estero.
Si ricorda inoltre la capacità di organizzare manifestazioni sportive e sociali all’interno del proprio impianto, ospitando a scadenze regolari, gare di nuoto, partite di pallanuoto e giornate dedicate ai propri iscritti.
A tutt’oggi nel settore del nuoto agonistico sono numerosi gli atleti che quotidianamente e regolarmente svolgono gli allenamenti, e la maggior parte di loro sono impegnati in gare regionali delle categorie Esordienti, Ragazzi, Juniores ed Assoluti.
Per quanto riguarda l’immediato futuro è in programma la realizzazione di un secondo impianto da 25 metri, posto all’esterno della struttura esistente, per raddoppiare la superficie utile alle attività proposte.
La mostra, "Un breve viaggio attraverso la fotografia", costituiva un percorso visivo attraverso diverse modalità espressive, ciascuna delle quali ha caratteristiche proprie. In questa panoramica è possibile cogliere la complessità e le diverse sfumature che può assumere la fotografia, mettendo in luce come essa abbia le caratteristiche di un vero linguaggio e non si limiti ad una semplice riproduzione della realtà. Un sottotitolo della mostra esposta nella saletta di via Sestri dal 26 gennaio al 1 febbraio 2013 potrebbe essere: “Dalla rigorosità del bianco e nero alla forza del colore”. Non esiste una tecnica “migliore” per eccellenza. L’importante è riuscire ad esprimersi. In questa esposizione sono presenti diverse serie di immagini. Le elenco in ordine casuale:
• il cielo sopra Milano: 12 immagini in bianco e nero digitale (2012)
• Oslo-Vigeland: 4 immagini in B/N stampate su carta ai sali d’argento; libere interpretazioni di alcune opere dell’importante scultore norvegese (1991)
• Genova: 4 immagini in B/N, breve reportage (2012) esposto all’interno di una personale nella Biblioteca Civica di Mentone (2012)
• Omaggio a Moliére: immagini in Polaroid manipolate (Parigi 2005)
• Fotomosaici, fotografie a colori dalla mostra PediARTria all’Ospedale di Savona (2011)
…e altre foto ancora.
Carlo Minotti
Lo scautismo a Sestri Ponente è nato l’8 dicembre 1917 quando venne fondato il Gruppo “Sestri Ponente 1”.
Da allora sono migliaia i ragazzi e le ragazze cresciuti vivendo i valori scout. Molti sono restati in Associazione diventando a loro volta Capi, altri fanno servizio in altre realtà, altri ancora sono semplicemente usciti ma si sentono sicuramente ancora scout perché “chi è stato scout una volta, lo è per sempre”.
A Sestri lo scoutismo è un'esperienza significativa che fa parte della storia del territorio !
Per farci conoscere meglio vi invitiamo a visitare il nostro sito web www.genova54.it che ad oggi conta più di mille pagine!
Questo vuole essere uno strumento sia per chi non ci conosce, sia per gli iscritti: infatti sono presenti sezioni sulla nostra storia, su come iscriversi, gli avvisi delle varie unità, etc... oltre ad una ricchissima galleria fotografica in continuo aggiornamento, riservata a chi è stato o è scout nel nostro gruppo, che vanta oltre 29 mila foto e di numerosi filmati che testimoniano la nostra storia sia attuale che dei primordi.
Lo scautismo è un metodo educativo, ideato dal fondatore Sir Baden Powell of Gilwell – detto affettuosamente B.P. - nel 1907, alla base del quale ci sono quattro punti: carattere, salute e forza fisica, abilità manuale, servizio al prossimo.
Partendo da questi quattro capisaldi la proposta scout, seguendo gli statuti e i regolamenti che l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani si è data nel corso degli anni, viene sviluppata dai Capi e proposta ai ragazzi dagli 8 ai 21 anni, affinché ognuno possa crescere e migliorarsi con l’aiuto della propria Unità di appartenenza.
Affinché il metodo educativo sia il più vicino possibile alle esigenze delle varie età, i Gruppi scout si suddividono in alcune Unità secondo il seguente schema: Branchi per i bambini dagli 8 ai 12 anni (Branca L/C, Lupetti/Coccinelle). Reparti per i ragazzi dai 12 ai 16 anni (Branca E/G, Esploratori/Guide); Noviziato 17 anni e Clan/Fuoco dai 17 ai 20 anni (Branca R/S, Rover/Scolte).
A 21 anni circa il cammino scout termina e per chi lo desidera può iniziare il suo servizio in Associazione come Capo entrando, per l’appunto, in Comunità Capi.
“Il Noviziato e i Clan/Fuoco dell’Arcobaleno e dei 7 colori accompagnano i ragazzi nell’ultimo pezzo di Strada dove, vivendo la Comunità e la Scelta Cristiana, ci si continua a preparare per la Scelta di Servizio. Il motto “servire” sintetizza infatti il cammino di questi giovani che si rendono disponibili a momenti di servizio anche la di fuori dell’Associazione.”
Il Genova 54 è formato da circa 180 ragazzi suddivisi in: tre Branchi, due Reparti, un Noviziato e un Clan/Fuoco. Ovvero, Branco delle Rocce presso la parrocchia dell’Assunta; Branco Seeonee presso la parrocchia della Natività; Branco della Waingunga presso la parrocchia della Sacra Famiglia. In ogni Branco il bambino entra nel mondo fantastico del Libro della Giungla di Kipling e seguendo la figura Mowgli nel suo cammino di crescita impara a compiere le “buone azioni” seguendo il motto “del nostro meglio”.
Abbiamo poi il Reparto Ariete, maschile e il Reparto Antares, femminile. Entrambi sono ospitati presso locali della parrocchia dell’Assunta. In Reparto i ragazzi vivono l’avventura e l’autonomia compiendo uscite non solo di Unità ma anche di Squadriglia, piccoli gruppi nei quali è suddiviso il reparto. Il motto “sii preparato” racchiude tutti i valori che apprendono in questa fase.
Il Noviziato e il Clan/Fuoco dell’Arcobaleno accompagnano i ragazzi nell’ultimo pezzo di Strada dove, vivendo la Comunità e la Scelta Cristiana, ci si continua a preparare per la Scelta di Servizio. Il motto “servire” sintetizza infatti il cammino di questi giovani che si rendono disponibili a momenti di servizio anche la di fuori dell’Associazione.
“Lasciate il mondo migliore di come lo avete trovato” è la frase di B.P. che forse, meglio di ogni altra, sintetizza il messaggio scout.
Lo scoutismo è un metodo educativo che è adatto per tutti: calmi, spericolati, timidi o estroversi: l'importante è avere voglia di divertirsi e di impegnarsi. Per questo motivo siamo sempre pronti e contenti nell'accettare nuove iscrizioni, consci di fare il nostro dovere come educatori. Se vuoi saperne di più riguardo le nostre attività, se ti vuoi iscrivere o anche solo vedere cosa facciamo, vai su www.genova54.it contattaci o vieni a trovarci nelle nostre sedi!
Coronata (Cônâ in ligure, pronuncia Cu-ù-naa) è un quartiere di Genova, compreso nell’unità urbanistica di Cornigliano, nel Municipio VI Medio Ponente.
Situato a 137 m slm sulla collina alle spalle di Cornigliano, da cui dista meno di due chilometri, è raggiungibile con una tortuosa e stretta strada che porta al Santuario di N.S. Incoronata.
Panorama da Coronata verso Campi e SampierdarenaDal piazzale sottostante al santuario, dove si trova il secentesco oratorio di N.S. Assunta, si può godere di un’ampia vista sul tratto finale della Valpolcevera, in particolare sulla località di Campi, sui quartieri di Rivarolo e Sampierdarena e sulla località di Belvedere, sul versante opposto della valle.
La chiesa di Santa Maria e San Michele ArcangeloIl villaggio di Coronata, un tempo chiamato Columnata, esisteva già in epoca romana. Era formato da case sparse sulla collina, lungo una delle vie che dal mare di Cornigliano conducevano verso l’interno. Con la costruzione del santuario, verso la fine del XII secolo, prese il nome di Santa Maria Incoronata, che poi divenne semplicemente Coronata.
La collina di Coronata, fino alla fine dell’Ottocento zona prevalentemente agricola, famosa per i suoi vigneti, nel XX secolo, in particolare negli anni cinquanta e sessanta, ha visto un notevole sviluppo edilizio, espandendosi verso Cornigliano su tutto il versante sud della collina, dove un tempo sorgevano le residenze estive delle più note famiglie dell'aristocrazia genovese, tra le quali De Ferrari, Pallavicini e Brignole Sale.
Poco sotto il piazzale del santuario, sul versante della collina verso Campi, si trova il convento dei frati Cappuccini, costruito nel XVII secolo e poi ingrandito ed abbellito nel 1828 dal marchese Alessandro Pallavicini.
Lungo la via che sale da Cornigliano, poco prima del piazzale del santuario, sorge l’imponente struttura dell’istituto San Raffaele, fatto costruire la nel 1887 dalla Duchessa di Galliera come ricovero per anziani e ammalati cronici nelle vicinanze della propria villa di famiglia (Villa De Ferrari-Galliera), anch’essa oggi adibita a casa di riposo per anziani (Villa Immacolata). L’istituto San Raffaele, ancora oggi operante, appartiene dal 1923 al Comune di Genova.
Coronata deve la sua notorietà anche al pregiato vino DOC Bianco di Coronata, citato anche dal Giustiniani nel 1535, ma qui prodotto già nei secoli precedenti, da quando i monaci della Badia di Sant’Andrea degli Erzelli avevano introdotto nella zona la coltivazione della vite. Questo vino, definito dal Casalis “de’ più squisiti del genovesato” viene prodotto ancora oggi anche se in quantità limitata rispetto al passato, in particolare nella valletta San Pietro, che risale da Cornigliano verso il Monte Guano, e distribuito dalla Cooperativa Viticultori di Coronata - Val Polcevera.
DA: wikipedia.org/wiki/Coronata_
Il gruppo scout Genova 56 ha sede a Cornigliano presso la parrocchia di San Giacomo. Attraverso il gioco, l’avventura e l’educazione al servizio, vissuti insieme ad altri coetanei, lo scoutismo si propone di far vivere esperienze di crescita personale con un metodo pensato su misura per l’età che il bambino/ragazzo/adolescente sta vivendo.
A Cornigliano lo scautismo è presente da quasi cento anni: nel 1916 fu fondato il gruppo Cornigliano 1, uno dei primi della Liguria. Dopo 15 anni di interruzione delle attività durante il periodo fascista nel 1946 il Gruppo riaprì con il nome di Genova 56.
Lo scautismo è una proposta educativa che si fonda sull’intuizione pedagogica di Lord Baden-Powell e che ha il grande obiettivo di far crescere i ragazzi rendendoli “uomini di carattere”: persone significative per la loro vita, per le loro famiglie e per la società e soprattutto persone felici che intendono lasciare il mondo meglio di come l’hanno trovato e che sanno che la loro felicità sta nel fare la felicità degli altri. Lo scautismo è un grande gioco di scoperta e di sviluppo dei propri talenti attraverso la vita all’aria aperta, l’attività manuale, l’avventura, la comunità, il servizio, l’accoglienza del grande disegno d’amore che Dio ha per ciascuno di noi. I capi dell’associazione accompagnano i ragazzi facendo con loro un tratto di strada e cercando di testimoniare con gioia la loro scelta scout, di impegno civile e di fede. Il cammino dello scautismo inizia con il Branco dei Lupetti (8-12 anni) e prosegue nel Reparto degli Esploratori e delle Guide (12-16 anni), nel Noviziato (16 anni) e nel Clan dei Rover e delle Scolte (16-20/21 anni): al termine del Clan la partenza è il momento in cui il giovane sceglie di portare avanti nella sua vita i valori maturati nel suo cammino scout e che si esprimono nella promessa e nella legge scout.
Nel nostro gruppo è presente il Branco della Liana presso il santuario Nostra Signora Incoronata di Coronata in cui i Lupetti, giocando insieme tra loro e con i Vecchi Lupi imparano a esprimere se stessi e a comunicare con gli altri; i Lupetti si riuniscono ogni settimana e una volta al mese fanno una gita insieme (caccia), ogni estate si ha il momento più importante dell’anno che sono le vacanze di branco (il campo).
Il Reparto del Pino, con sede presso il Circolo della parrocchia S: Giacono Apostolo, riunisce i ragazzi dai 12 ai 16 anni, i quali, facendo esperienza diretta, imparano a vivere all’aria aperta, capiscono il significato della lealtà e della coerenza, della responsabilità e del servizio; l’avventura vissuta insieme ai capi porta i ragazzi ad assaporare le bellezze del creato e a iniziare un cammino verso Dio sempre più intimo e personale. I momenti di incontro degli esploratori sono la riunione settimanale, il bivacco mensile e il campo estivo.
Il Noviziato Arcobaleno e il Clan del Bosco rappresentano il momento della maturità vissuta nella comunità, nel servizio, in un rapporto sempre più adulto, responsabile e libero con se stessi, con Dio e con gli altri, nella comprensione che la vita è una strada da percorrere con la forza e la gioia delle scelte vere e significative. Oltre alla riunione settimanale e al bivacco mensile, caratterizzano il Noviziato e il Clan l’esperienza della route, cioè un campo mobile solitamente di cammino che fa sperimentare la bellezza dell’essenzialità, della condivisione, della scoperta, della fatica e che fa cogliere con chiarezza che cosa significhi che “lo scautismo entra dai piedi!” .
Buona strada a tutti!
Telefono: 338.585.9796 / 320.775.4412
A pochi passi dalla città e più precisamente sulle alture di Sestri Ponente si trova il Monte Gazzo. Con i suoi 419 m. s.l.m. il Monte offre un panorama imperdibile che merita una visita in ogni stagione dell'anno. Quella sul Monte Gazzo rappresenta un'escursione classica per tutti i sestresi grandi e piccini e, ovviamente, per tutti gli amanti della natura.
Scopri l'itinerario Storico Naturalistico sul sito ucamgenova
Distanza da Genova centro: 25 min. circa.
La domenica l' AMT offre la linea GA da Sestri Ponente con partenza da Via Travi, due corse. Occorre però prima verificare sul sito di AMT se il servizio è sempre attivo.
La neve cade in città. Questa mattina Genova, come molte altre città d'Italia, si è svegliata coperta da un sottile manto bianco, ecco alcune immagini scattate a Sestri Ponente